La storia di Interporto di Bologna inizia nel 1971 con una precisa finalità:
delocalizzare dal perimetro urbano i mezzi pesanti per il trasporto merci, decongestionare la città, promuovere il trasporto ferroviario e intermodale e favorire lo sviluppo nel bolognese di un'area specializzata nei servizi di trasporto delle merci e della logistica. È una novità non solo per il territorio ma per l'intera nazione e, assolti puntualmente i primi due compiti, Interporto Bologna, anno dopo anno, non smette mai di crescere fino a diventare un punto di riferimento di eccellenza in Italia per l'innovazione nella logistica.
La crescita avviene per fasi, la prima delle quali vede Interporto Bologna come catalizzatore dei nuovi attori del trasporto (Corrieri Espresso, Operatori Logistici, MTO, ecc.).
La seconda come punto di riferimento per le realtà industriali che hanno compreso il ruolo centrale della logistica.
La terza, quella attuale, nella quale l'Hub, oltre a rispondere alle esigenze di un mercato sempre più in evoluzione, le anticipa con soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate, ma anche con un'attenzione alla componente umana e sociale che ha sempre caratterizzato lo spirito del "villaggio".
Nasce la società Autoporto Bologna spa
La società diventa Interporto Bologna spa con chiara vocazione intermondiale
Gli impianti ferroviari e l'ufficio doganale diventano operativi
Legge 240 di finanziamento agli interporti come infrastrutture per lo scambio mondiale
Una delle piattaforme logistiche intermondiali più grandi d'Europa
Costituzione della società.
Definizione della localizzazione.
Acquisizione dei terreni.
Accordo con FS per le infrastrutture ferroviarie.
Costituzione del 1° piano di sviluppo e degli impianti ferroviari.
Primi insediamenti: magazzini generali e corrieri.
Costruzione del 2° piano di sviluppo.
Primi insediamenti logistici.
Nuovi insediamenti.
Nuova offerta di servizi.
Impegno ambientale.
Acquisire un nuovo ruolo di "Extroversive Hub" all'interno della supply chain.
Forte della propria esperienza e della propria capacità di innovazione, Interporto Bologna si pone come piattaforma sostenibile di una logistica innovativa e globale ad alto valore aggiunto, offrendo servizi in grado di creare una comunità di imprese che condividono la presenza in una infrastruttura.
Interporto Bologna detiene il 3,34 % di P.L.T. Srl (Piattaforma Logistica Trieste Srl), Società fondata al fine di progettare, realizzare e gestire tutte le attività relative al nuovo terminal marittimo nell’hub portuale di Trieste.
I lavori sono terminati a fine 2020 ed il terminal è diventato operativo dall’inizio del 2021.
Questa iniziativa rappresenta l’unica grande opera a livello nazionale in ambito portuale e la partecipazione di interporto Bologna alla compagine societaria assegnataria dell’appalto, rappresenta il primo caso in Italia in cui un Interporto investe direttamente in un terminal portuale.
A ottobre 2020 l'operatore terminalista del porto di Amburgo HHLA ha acquisito il 51% delle quote, andando ad affiancare Francesco Parisi Casa di Spedizioni, I.CO.P. ed Interporto Bologna nella gestione della piattaforma logistica.
È motivo di orgoglio partecipare attivamente alla realizzazione di una finestra sull’Adriatico e a una porta verso l’Est, alla quale Interporto Bologna verrà collegata con nuove relazioni ferroviarie Bologna – Padova – Trieste di prossima realizzazione.