L’interporto di Bologna, complesso e in continua evoluzione, è arrivato a registrare a fine 2020 un numero di lavoratrici e di lavoratori pari a 4.750 con delle previsioni che riportano valori che superano le 5.000 unità nel giro di poco tempo.
Ma che età hanno i lavoratori che ogni giorno si recano all’interporto? Quante sono donne? Qual è la suddivisione tra personale diretto e indiretto?
Questi sono solo alcuni esempi delle domande che, oltre Interporto Bologna Spa in primis si pone, giungono alla Società dal territorio.
Per trovare una risposta, Interporto Bologna Spa ha deciso di attivare un censimento periodico che permetterà di avere una panoramica complessiva e sempre aggiornata sulla demografia interportuale.
Nei prossimi giorni, pertanto, tutte le aziende insediate e tutte le cooperative che operano all’interno dei magazzini saranno invitate a rispondere ad un semplice questionario costruito su misura al fine di ottenere le informazioni necessarie.
Ovviamente tutti i dati raccolti saranno elaborati in maniera aggregata e non saranno mai divulgate informazioni individuali o che riconducano alle singole aziende o persone.
La periodicità di questo nuovo sistema informativo permetterà, inoltre, di valutare i cambiamenti nel corso del tempo e fornirà ad Interporto Bologna Spa la possibilità di sviluppare servizi in linea con le necessità specifiche delle persone.
“Ringraziamo fin da ora tutte le aziende presenti all’Interporto di Bologna che parteciperanno, ne siamo sicuri, con l’entusiasmo e lo spirito di collaborazione che da sempre le contraddistingue”, dichiara il Direttore Generale Sergio Crespi. “La possibilità di ampliare il nostro bagaglio informativo ci permetterà di conoscere ancora meglio le aziende e le persone, requisito fondamentale per lo studio e l’erogazione di servizi su misura rivolti a tutta la collettività”.