Oggi, all'Interporto di Bologna, si è svolto un seminario di grande rilevanza dedicato alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Moderato da Alessandro Alberani, Direttore della logistica etica di Interporto Bologna SpA, l'evento è stato organizzato nell'ambito delle attività della School di Interporto. Questa iniziativa fa parte del progetto di logistica etica, che include anche il potenziamento del trasporto pubblico, l'apertura del punto di ascolto Caritas e del centro medico Dyadea, con l'obiettivo di trasformare l'Interporto in una cittadella della logistica, un luogo non solo di lavoro ma anche di servizi efficienti e comodi.
L’evento è stato l’occasione per il saluto del Presidente uscente, Marco Spinedi, alla guida di Interporto Bologna SpA dal 2016, e di quello entrante, Stefano Caliandro, nominato dall’Assemblea dei Soci lunedì 31 marzo e quindi alla sua prima uscita in qualità di Presidente della Società.
Il seminario ha preso spunto dalla tragica morte di Yaya Yafa nel 2021, evento che ha portato alla creazione della Carta Metropolitana per la logistica etica. La sua morte, evitabile con maggiori misure di sicurezza, ha sottolineato l'importanza di sviluppare sistemi per proteggere i lavoratori.
La mattinata ha visto numerosi interventi. Giuseppe Dall’Asta, Direttore Generale di Interporto Bologna SpA, ha aperto i lavori, sottolineando il ruolo di Interporto Bologna come guida nell'innovazione. La società sta investendo 40 milioni di euro in un terminal di proprietà per favorire l’intermodalità, dotato di due gru a portale alimentate da un impianto fotovoltaico flottante. Le cabine delle gru saranno ergonomiche e l'accesso ai terminal ferroviari sarà presto automatizzato. Interporto sta anche puntando su progetti sostenibili, con l'obiettivo di tornare a essere un attore di rilievo nel trasporto nazionale.
Claudio Arlati, responsabile della School Interporto Bologna per IAL E-R Srl, ha illustrato le attività svolte finora, dalle buone pratiche sulle ondate di calore alle regole d’oro per la logistica, fino a un progetto di formazione congiunto tra Interporto e CAAB. Ha annunciato anche la realizzazione di una app. Un dato significativo: tra il 2019 e il 2023, gli infortuni sul lavoro nel settore trasporto e magazzinaggio sono diminuiti nell'area metropolitana.
Paolo Galli, direttore UOC Prevenzione e Sicurezza in Ambienti di Lavoro AUSL Bologna, ha parlato del Piano di Prevenzione nel settore della logistica, molto rappresentato in Emilia-Romagna ma anche soggetto a numerosi infortuni, alcuni mortali. L'Azienda Sanitaria Locale ha censito il settore, composto da aziende giovani e in crescita, con una forte presenza di contratti d’appalto. I picchi lavorativi stagionali aumentano il rischio di infortuni.
Maria Teresa Cella, dirigente Area Tutela Salute Luoghi di Lavoro Regione Emilia-Romagna, ha riportato i dati sugli infortuni mortali, con agricoltura ed edilizia ai primi posti, seguite dalla logistica. Gli incidenti coinvolgono principalmente lavoratori di età avanzata.
Cristina Mora, professore associato del Dipartimento di Ingegneria Industriale di Bologna, ha presentato il progetto "Banca delle soluzioni", che esplora come la tecnologia possa ridurre i rischi nel settore logistico. Sono state identificate soluzioni per le baie di carico e scarico, come dispositivi di blocco dei veicoli e sistemi di segnalazione. Per la movimentazione dei materiali, si possono utilizzare robot autonomi e vari sistemi di rilevamento collisione, inclusi quelli basati su intelligenza artificiale.
Vincenzo Colla, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, ha concluso l'evento, sottolineando l'importanza della logistica per le aziende manifatturiere e il crescente peso della sicurezza e sostenibilità. Ha evidenziato il rischio di delocalizzazione delle produzioni a causa dei dazi e l'importanza di investire in innovazione e automazione per mantenere la competitività.