Il Direttore Generale Crespi parteciperà all’evento “Economia Pulita. Futuro, impresa, sostenibilità” organizzato da Vision Up per le giornate del 9 e 10 settembre a Bologna presso il Centro San Domenico nel corso del panel dedicato a Mobilità e logistica sostenibili, che si terrà venerdì 10 settembre a partire dalle 10.45.
Gli interporti in Italia sono regolamentati dalla legge 240/90, che li definisce come un “complesso organico di strutture e servizi integrati e finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e viabilità di grande comunicazione.
Un interporto quindi non può essere tale senza la presenza di almeno un terminal ferroviario.
All’interno dell’Interporto di Bologna ci sono 3 terminal ferroviari e lo statuto di Interporto Bologna SpA prevede lo sviluppo del trasporto intermodale, ovvero quello che include diverse modalità tra cui quella ferroviaria, come uno degli obiettivi aziendali.
Negli ultimi 2 anni, grazie ad un lavoro costante, il traffico ferroviario all’interno dell’infrastruttura ha dato risultati molto positivi, anche nonostante la pandemia da COVID-19: nel 2020 si è infatti registrata una crescita del 27,4% dei treni rispetto al 2019, tendenza che si è confermata nella prima metà del 2021 e che vede la crescita salire del 47,6% rispetto anche ad un 2020 già positivo.
“Numerosi sono i vantaggi del trasporto ferroviario rispetto a quello su gomma: è sostenibile e decongestiona la rete stradale, con un impatto positivo quindi su traffico, incidenti e sanità”, dichiara Sergio Crespi, Direttore Generale di Interporto Bologna SpA. “Come Interporto Bologna SpA siamo fieri di questi risultati, frutto di un ingente lavoro di squadra e lo siamo ancor più in un 2021 decretato Anno Europeo della Ferrovia da parte della Comunità Europea, nell’ottica di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 secondo il Green Deal Europeo. Dal canto nostro, continueremo a spingere per lo shift modale dalla gomma al ferro e per vincere le resistenze da parte di una classe imprenditoriale che ancora fatica a comprendere i vantaggi e le opportunità offerte dal trasporto intermodale”.