Continua ad allargarsi il ventaglio di azioni messe in campo all'interno dell'Interporto di Bologna per contribuire alla diminuzione dell'impronta ambientale dell'infrastruttura.
Oltre al GNL, già disponibile dall'inizio del 2023, oggi è, infatti, in vendita nel distributore ENI anche HVO (Hydrogenated Vegetable Oil), il diesel proveniente al 100% da materie prime rinnovabili, ovvero materie prime di scarto, residui e rifiuti che derivano da processi di trasformazione di prodotti vegetali o da colture non in competizione con la filiera alimentare.
Fin dall'inizio della sua creazione, Interporto Bologna SpA si è impegnata per mitigare il proprio impatto sul territorio. L'attenzione al verde, sia interno che esterno, ha portato a raggiungere oltre un milione di metri quadrati di aree verdi, che si affiancano a 12 MWh di impianti fotovoltaici già installati ed altri 40 MWh di potenzialità aggiuntiva in corso di realizzazione, all'illuminazione pubblica totalmente a led, al recupero e monitoraggio delle acque piovane tramite apposita idrovora, ad oltre 50 colonnine ricarica auto, asfalti fonoassorbenti e barriere antirumore.
L’HVO rappresenta il primo esempio significativo di biocarburante di Eni, in grado di contribuire a promuovere la transizione verso un sistema di trasporti a ridotte emissioni di carbonio.
Ciò permetterà alle flotte in partenza e in arrivo in Interporto di utilizzare un carburante a ridotto impatto ambientale, anche risparmiando, visto che fino alla fine dell'anno Eni assicura i clienti Multicard uno sconto di –10 cent/lt rispetto al Diesel tradizionale.