Procedono le attività di ricerca tecnologica del progetto InTerLab della Città Metropolitana di Bologna per l'analisi e l'ottimizzazione degli spostamenti e della logistica nell'area dell'Interporto di Bologna.
Il partner tecnologico MISTER, dopo aver sviluppato il “digital twin” dell’intera area sia nella sua configurazione attuale che in quella futura con l'apertura di un secondo ingresso per le auto a nord, ha iniziato ad effettuare le simulazioni di traffico tramite SUMO - Simulation of Urban Mobility, un software open source di microsimulazioni di traffico che consente di riprodurre come una data richiesta di traffico di veicoli si muove in una rete stradale, tenendo conto dei limiti di velocità, delle precedenze e della segnaletica che regolamenta la circolazione.
I flussi di traffico, gli orari, origini e destinazioni dei veicoli sono stati impostati secondo dati reali e le rotte dei veicoli sono state valutate anche aiutandosi con Google Maps e validate assieme ai partner di progetto Interporto Bologna e Due Torri.
Gli scenari simulati hanno riguardato la fascia oraria tra le 16 e le 20, critica per il traffico di Interporto poiché vede l'uscita della maggior parte del personale operante all'interno dell'area nonché il rientro della gran parte dei camion per le operazioni di carico e scarico delle merci, ed hanno sottolineato le evidenti criticità del traffico legate agli spostamenti di merci e persone sia all’uscita dell’interporto ma, soprattutto, a ridosso della Trasversale di Pianura. Tali simulazioni hanno però mostrato in che grado queste criticità verranno attenuato con l'apertura del nuovo ingresso nord di Interporto.
Le simulazioni, inoltre, indicano anche che l’apertura del nuovo ingresso porterà un aumento delle velocità medie di percorrenza dei tratti stradali su quasi tutta l’area dell’Interporto, segno di maggior fluidità del traffico, di minori tempi di attesa e di conseguente riduzione dei tempi di percorrenza.
Tutte le informazioni raccolte serviranno a determinare degli indicatori di rischio (KPI) in relazione alla sicurezza dei lavoratori di Interporto (stanchezza, esposizione ad inquinanti ecc.) che potranno essere utilizzati per confrontare diversi scenari.
L'utilizzo dello strumento tecnologico delle microsimulazioni di traffico, inoltre, servirà sia a supportare le proposte di soluzioni per la riduzione del traffico e, di conseguenza, le emissioni inquinanti dei veicoli, sia per migliorare le condizioni di sicurezza dei lavoratori delle aziende che operano all'interno dell'area.
L’analisi va perciò pienamente incontro ai principi della nuova “Carta metropolitana per la logistica etica” in cui il fattore del benessere dei lavoratori del settore logistico, inteso nel suo senso più generale, è centrale.
I prossimi step delle attività tecnologiche del progetto InTerLab sono l’estrazione del maggior numero di informazioni quantitative dalle simulazioni e l’individuazione e la quantificazione degli indicatori più significativi nel descrivere il rischio dei lavoratori, e l’esecuzione di specifiche simulazioni mirate ad esaminare, nei due digital twin, differenti schedulazioni della flotta del partner Due Torri e studiarne gli effetti sui KPI.