Il Piano Strategico 2022-2026 di Interporto Bologna SpA, a cinquant'anni dalla sua fondazione, si inserisce in uno scenario economico generale reso fortemente incerto e complesso dal protrarsi della pandemia sanitaria.
Nel caso di Interporto Bologna, una vera e propria cittadina della logistica e una delle più grandi piattaforme logistiche in Europa, il significativo aumento del traffico ferroviario delle merci sia nel 2020, sia nel primo semestre del 2021 stanno ad indicare come i terminal ferroviari presenti in Interporto costituiscano un nodo strategico del sistema dei trasporti non solo regionale, ma nazionale ed internazionale.
Alla crescita del traffico ferroviario si vanno ad aggiungere le numerose richieste di spazi per nuovi magazzini, che non sono diminuite neanche nella fase più acuta della pandemia. Un segnale del fatto che l’area vasta bolognese, e l’Interporto in particolare, rappresentano una scelta localizzativa strategica per molte imprese di logistica.
Il Piano Strategico quinquennale è incentrato quindi su uno specifico obiettivo di trasformazione di Interporto Bologna SpA in una Società di servizi incentrata su tre aree di business: 1) Immobiliare, intesa come settore dove prevarrà la gestione di immobili di proprietà rispetto alla vendita di terreni infrastrutturati; 2) Facility Management & Maintenance, incentrato su un’ampia e variegata offerta di servizi alle imprese insediate ed alle persone che vi lavorano; 3) Servizi ferroviari intermodali e manutenzione dei carri, incentrati sul trasporto, la manovra, l’handling e lo shunting nei tre terminal presenti nell’infrastruttura.
I prossimi cinque anni rappresenteranno, quindi, un periodo cruciale per Interporto Bologna SpA nel suo percorso di crescita ecosostenibile.