L'Interporto di Bologna resiste e, anche in questi giorni di emergenza sanitaria, rimane aperto, garantendo i servizi essenziali all'interno dell'infrastruttura: i terminal e l'officina manutenzione carri ferroviari restano operativi, il distributore carburanti funziona in modalità self-service, l'ufficio di facility management continua a lavorare (in particolare con i servizi di sanificazione ambientale), il trasporto pubblico e la navetta dalla stazione FS di Funo Centergross sono garantiti, così come i servizi condominiali e di sicurezza.
Pur continuando nell'operatività, la partenza di alcuni servizi è però stata posticipata. La partenza del corridoio Doganale Ferroviario Bologna interporto - La Spezia porto, prevista per fine marzo, è stata infatti spostata ad aprile. Anche l'aumento delle circolazioni della connessione intermodale Bologna - Bari, che passa da 3 a 5 coppie di treni settimanali, viene posticipata da fine marzo a metà aprile.
La nuova Palazzina Servizi, all'interno della quale ci saranno un ambulatorio medico ed una palestra, era stata prevista inizialmente per giugno 2020 ma verrà realizzata entro fine anno. Per quanto riguarda gli accessi, continuano la progettazione sia per l'uscita nord che per il nuovo varco a sud.
Rispetto all’attività della logistica e dei trasporti, anche in Interporto si registra un rallentamento delle attività, soprattutto quelle riguardanti il trasporto camionistico.
La scorsa settimana rispetto alla precedente i camion in ingresso e in uscita dall’interporto sono calati del 17%.
Bene, invece, il comparto ferroviario che registra una dinamica diametralmente opposta alla gomma (+16% i tiri gru rispetto alla settimana precedente).
Sul fronte automobilistico, a fronte di circa 6.300 auto che mediamente entrano ed escono in una settimana tipo dai varchi interportuali, nella scorsa settimana si sono registrati mediamente 3.300 ingressi e uscite evidenziando un utilizzo importante di strumenti lavorativi alternativi anche nella logistica (es. smart working).