“Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali e negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro”.
Questo è l’estratto del nuovo DPCM in vigore dal 06 al 27 marzo 2021 che inserisce gli interporti tra le aree essenziali in cui i punti di ristoro possono continuare ad operare, anche in zona rossa come si classifica tutta la Città Metropolitana di Bologna da giovedì 4 marzo 2021.
In virtù del suddetto DPCM, quindi, anche tutti i punti di ristoro presenti nell’infrastruttura logistica sono aperti e garantiscono la continuità del servizio.
Oltre questi, sono sempre disponili e aperti 24/24H i 3 distributori automatici che erogano pasti caldi, bibite e bevande calde situati presso l’area del distributore carburante.
“L’Interporto di Bologna non si ferma e continua a fornire servizi a tutta la comunità” dichiara Sergio Crespi, direttore generale di Interporto Bologna Spa. “La struttura conta ormai quasi 130 aziende insediate, circa 5.000 lavoratori tra diretti e indiretti e altrettanto indotto generato dai camionisti che movimentano la merce. Da qui partono, per fare qualche esempio, i farmaci diretti alle farmacie o i prodotti alimentari diretti alle mense scolastiche. Per fare tutto ciò è necessario continuare ad operare, ovviamente sempre nel rigoroso rispetto delle regole e di ogni azione messa in campo per contrastare l’emergenza sanitaria”.